
Cosa Visitare
Aree Storiche e Archeologiche
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MUSEO DELLO SBARCO - Via di Villa Adele, 1. Inaugurato in occasione del 50° anniversario dello sbarco di Anzio (22 Gennaio 1994), il “Museo” è collocato in una delle sala della seicentesca Villa Adele, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dal centro storico. Ideato dal Presidente Patrizio Colantuono e realizzato su iniziativa dei soci dell’Associazione “Centro di ricerca e documentazione dello Sbarco e della Battaglia di Anzio”, il museo si divide in quattro sezioni: Americana, Inglese, Tedesca e Italiana. Nelle vetrine e nelle bacheche sono esposte uniformi, armi, decorazioni, documenti, piani di battaglia, foto di veterani, oggetti d’uso quotidiano autentici. Il Museo è completato da: fototeca, nastroteca, biblioteca, emeroteca. La già cospicua raccolta si va ampliando sempre più con donazioni provenienti dai Musei e dalle associazioni dei veterani dei paesi belligeranti. Molti reperti provengono direttamente dai fondali del mare di Anzio. Non si tratta, come si è portati a credere, della solita anonima, fredda raccolta di oggetti, ma di una autentica, emozionante ed istruttiva “rivisitazione” storica intesa soprattutto come esaltazione della pace e come condanna della guerra.
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CIMITERO DI GUERRA INGLESE - Via Nettunense 429 - Loc.Falasche . E’ il terzo Cimitero Inglese più grande in Italia e contiene 2.313 tombe di guerra del Commonwealth, 6 australiane, 2.193 britanniche, 69 canadesi, 5 dell’India Unita, 5 neo-zelandesi, 25 sud-africane, 6 dell’African Pioneer Corps (5 dello Swaziland e 1 del Lesoto) e 3 tombe di ignoti della Guerra 1939-45. Il Cimitero contiene inoltre una tomba della Guerra 1914-18 ove è sepolto un caduto del British West Indies Labour Corps. Nei giorni 22 gennaio 2005 e 22 gennaio 2006 sono stati sepolti nel Beach Head i resti di quattro soldati inglesi caduti nel periodo dello sbarco e rinvenute in territorio del Comune di Aprilia.
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CIMITERO DI GUERRA BRITANNICO - Via del Cimitero, 7 . Adiacente il Cimitero Comunale di Anzio, ospita le sepolture di 1.056 militari caduti dopo lo sbarco: 1.053 del Regno Unito, 1 canadese, 1 neo-zelandese e 1 sud-africano. In corrispondenza dell’ingresso si trova l’Area Commemorativa e dalla parte opposta la Croce del Sacrificio (due elementi standard nei cimiteri di guerra inglesi). Tutte le tombe sono contrassegnate da una lapide, e recano le iscrizioni dei caduti: il nome, l’età, il grado, il numero di matricola e in genere un simbolo religioso (Croce latina, Stella di David, ecc.).
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MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO - Via di Villa Adele, 2 . Inaugurato nel 2002 all’interno della sede storica di Villa Adele, raccoglie le principali testimonianze materiali dell’antica Anzio a partire dai suoi albori fino al periodo di massimo splendore sotto l’egida imperiale. All’interno si possono ammirare i reperti provenienti dalle necropoli protostoriche e dai depositi votivi d’età repubblicana a cui si aggiungono le testimonianze relative alle necropoli d’età imperiale ed ai complessi edilizi, pubblici e privati, che sorgevano sul territorio fra la tarda età repubblicana e quella imperiale. Di notevole interesse sono i mosaici e le pitture provenienti dalla Villa Imperiale (la cosiddetta Villa di Nerone) e i numerosi reperti statuari ed architettonici di una committenza facoltosa e raffinata. Una sala del Museo è interamente dedicata ai reperti provenienti dalle acque territoriali, mentre un’altra alle testimonianze numismatiche. A partire dalla sua istituzione, il Museo Civico Archeologico è stato sede di numerose mostre di rilevanza nazionale ed internazionale nonché di progetti ed attività culturali e didattiche volte alla diffusione della conoscenza della realtà storica territoriale.
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VILLA IMPERIALE - Via Fanciulla d'Anzio, 2/B .Situata in posizione panoramica lungo la costa occidentale di Anzio, si può ammirare all’interno di un’area archeologica istituita nel 1999. La Villa Imperiale sorge su dei precedenti nuclei edilizi d’età tardo-repubblicana dei quali rimangono alcuni pavimenti in cocciopesto decorato.
Il vasto complesso imperiale, che le fonti letterarie legano a numerosi imperatori, da Nerone ai Severi, si caratterizza per le sue architetture di tipo “scenografico”: esedre, aule di rappresentanza e di soggiorno digradanti verso il mare; notevole è, inoltre, il vasto complesso termale del quale è possibile ammirare l’ampio calidarium. Molte le statue rinvenute nel territorio appartenute alla Villa, prima fra tutte la “Fanciulla d’Anzio”.

Cosa Visitare
-AREE STORICHE E CULTURALI
Forte Sangallo
Via Gramsci, 5 - Nettuno
Voluto da Papa Alessandro VI Borgia (che a sua volta incaricò lo spregiudicato Cesare detto il “Valentino”, simbolo del principe rinascimentale ) la splendida fortezza fu edificata tra il 1501 ed il 1503 per rafforzare le difese della campagna a sud di Roma. Il suo architetto è da ricercarsi tra i Sangallo, Giuliano e Antonio il Vecchio, o Francesco dI Giorgio Martini.
L’edificio è uno degli esempi più avanzati di architettura militare, massiccio ed inespugnabile a pianta quadrata con quattro bastioni cuoriformi, circondato su tre lati da un fossato. Nei secoli si sono susseguiti vari restauri testimoniati dagli stemmi dei Papi che li promossero.
Nel 1920 fu acquistato dal barone Alberto Fassini Camossi che lo trasformò in una lussuosa residenza privata.
Oggi il Forte è di proprietà comunale ed è utilizzato come sala per le esposizioni culturali, mostre d’arte, rappresentazioni teatrali, convegni, sfilate e vari eventi tra cui anche matrimoni celebrati con rito civile. Arricchito dal ponte levatoio immerso nel verde, l’antico pozzo e la terrazza panoramica vista mare, ospita al suo interno l’Antiquarium Comunale ed il Museo dello Sbarco Alleato.
Antiquarium Comunale
Via Gramsci, 5 - Nettuno
Istituito dal comune di Nettuno nell’aprile del 1975 al fine di raccogliere materiale archeologico, storico, bibliografico ed artistico sul territorio, l’Antiquarium presenta una mostra che è un rapido scorcio in anteprima assoluta di alcuni dei più significativi reperti recentemente rinvenuti e poi collocati nelle vetrine.
Attualmente i documenti più importanti sono oggetto di studio e di ricerche, nonché di restauri conservativi di pubblicazione e catalogazione.
Museo dello Sbarco
Via Gramsci, 5 - Nettuno
Ubicato presso il Forte Sangallo, il Museo raccoglie i materiali datati tra il 22 gennaio 1944 e gli anni della liberazione di Roma. Ciò è stato possibile grazie alle donazioni di esperti e di veterani della Seconda Guerra Mondiale, che hanno raccolto negli anni vari documenti storici, uniformi militari, fotografie, stampe, reperti bellici ed oggetti di uso quotidiano dell’epoca. Non mancano i volumi storici con un’ampia documentazione.
Borgo Medievale
E’ il cuore nevralgico della cittadina, borgo di antiche abitazioni, palazzi storici ed una chiesa bellissima, tra vicoli di storia e vita mondana, tra locali caratteristici, pub e ristoranti.
Racchiuso nelle possenti mura medioevali s’incontra Palazzo Doria Pamphilj (oggi sede di un istituto scolastico) al cui interno si conservano ancora pregevoli affreschi di Pier Francesco Mola (1612-1666). Interessanti sono anche il Massiccio Palazzo Baronale dei Colonna e la chiesa collegiata dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista sorta sull’antico tempio di Nettuno, completamente riedificata su progetto di Carlo Marchionni tra il 1736 e il 1749. Molto suggestivo è il camminamento di ronda (l’antica Marciaronda) sul versante esterno delle mura che si affaccia sul litorale, con vista porto e sul Forte Sangallo.
Porto Turistico: “Marina Di Nettuno”
Inaugurato nel 1986, il porto è riuscito a crearsi in pochissimi anni un’immagine da vero protagonista come approdo turistico e crocevia della navigazione di tutto rispetto tra quelli del centro Italia.
Le strutture ed i servizi di cui è dotato sono stati ritenuti validi anche dalla Foundation for Environmental in Europe e dalla Direzione Ambiente dell’Unione Europea che l’hanno insignito della Bandiera Blu a partire dal 1987. Costruito appositamente per il diporto nautico, nazionale ed internazionale, si estende per 3000 metri di banchine con 14 pontili ed è formato da un molo di sopraflutto a tre bracci e da un molo di sottoflutto a due bracci. Al suo interno ospita 800 posti barca e una torre di controllo. Un moderno impianto di rifornimento carburante è invece disponibile nell’area dell’avamporto per i naviganti. Il porto è dotato di 850 posti auto e l’accesso con automezzi è consentito solo ai membri della società Marina.
Al suo interno non mancano attività commerciali di vario genere, dunque non è solo una base di approdo e sosta per i naviganti, ma anche un centro di ritrovo e passeggio.
Piazza del Mercato
Antico borgo dedicato al commercio di frutta e verdura, oggi l’area è completamente pedonale e conserva l’antica struttura e la pavimentazione di epoca romana.
- IMPORTANTI EDIFICI DI CULTO
Cimitero Militare Americano
Via della Liberazione - Nettuno
Il Cimitero e Sacrario Americano di Nettuno (Sicily-Rome American Cemetery and Memorial) si formò come cimitero temporaneo di guerra appena due giorni dopo lo sbarco alleato del 22 gennaio 1944. Nel 1956 divenne cimitero permanente su una superficie che oggi occupa ben 311.542 metri quadrati, abbellita da curatissime aree verdi, cipressi, vari tipi di alberi ed una isola lacustre.
Sono qui sepolti 7.862 soldati caduti durante la campagna di Sicilia, nello Sbarco di Salerno, nella celebre operazione Shingle e nello sbarco e testa di ponte di Nettuno ed Anzio. Tra loro vi sono sepolte anche dodici donne, tra crocerossine ed ausiliarie militari e civili. Le tombe sono suddivise in dieci settori mentre su ogni lapide appare il simbolo della fede religiosa appartenente ai caduti.
Sul fondo si erge l’imponente mausoleo in travertino nel cui peristilio centrale sorge il monumento bronzeo dedicato ai Fratelli in Armi, il soldato ed il marinaio americani. A sinistra e a destra del peristilio si trova una cappella ed una sala museo all’interno della quale è possibile ammirare degli affreschi che illustrano l’occupazione della Sicilia, la strategia delle incursioni aeree e la campagna Napoli-Foggia. La mappa sulla parete est rappresenta invece lo Sbarco inglese ad Anzio e l’occupazione di Roma. Nelle bianche mura della cappella vi sono poi i nomi dei 3.094 dispersi mentre in altre 490 tombe sono raccolte le spoglie di coloro che non poterono essere identificati. Si tratta di un luogo di grande suggestione che ricorda il sacrificio di migliaia di American Boys venuti a morire in Europa per difendere anche la nostra libertà.
Viene quotidianamente visitato da milioni di turisti e parenti americani dei morti della Seconda Guerra Mondiale.
Chiesa San Giovanni Battista Ed Evangelista
Borgo Medioevale – Nettuno
La nuova Chiesa Collegiata fu costruita nel 1748 poiché, a causa della crescente popolazione di Nettuno, si decise di demolire l’antica struttura troppo angusta ed in cattivo stato, e di costruirne un’altra più ampia e decorosa, ma sullo stesso modello della precedente. La nuova costruzione, realizzata su disegno dell’architetto Carlo Marchionni, fu nuovamente dedicata ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista e alla Vergine Santissima Assunta in Cielo, come appare dal quadro dell’altare maggiore dipinto da Vincenzo Strigelli. La Chiesa è formata da una sola navata, tutta simmetrica nelle sue parti, bella ed armoniosa, da sembrare più grande di quel che è di fatto. Il soffitto è a volta a tutto sesto e forma, al sommo delle pareti, quattro lunette, entro cui si inscrivono su entrambi i lati quattro finestre. Le pareti sono articolate verticalmente da 24 paraste che simulano la funzione di supporto della volta e, orizzontalmente, da cornicioni che le dividono in perfetta armonia. Sovrastata da un antico organo, la chiesa è arricchita dai dipinti raffiguranti vari santi, dalla preziosa fonte battesimale in marmo di Siena e dalla torre campanaria. Restaurata più volte negli anni, quella di San Giovanni è la chiesa centrale del paese dove ogni anno ha luogo una tappa della processione dedicata alla patrona di Nettuno - Nostra Signora delle Grazie (vedi dopo) - e la fiaccolata cittadina che si svolge durante la settimana mariana dei festeggiamenti di maggio per le vie dell’antico borgo.
Chiesa di San Francesco
Piazza San Francesco - Nettuno
Posizionata all’esterno del Borgo Medievale, in pieno centro città alle spalle del Forte Sangallo, venne fondata da San Francesco durante un suo viaggio a Gaeta. La facciata venne rifatta nel 1893, mentre all’interno un’imponente pala d’altare di Andrea Sacchi (1599-1661) raffigura la Madonna di Loreto con i Santi Bartolomeo, Giuseppe, Giacomo e Francesco. La navata destra mostra invece un affresco del XV secolo su Sant’Antonio Abate. Da alcune aperture sul pavimento è possibile vedere resti di costruzioni romane su cui la chiesa fu edificata. Ogni anno nel mese di gennaio, presso la piazza antistante la chiesa, prendono vita le celebrazioni dedicate a Sant’Antonio protettore del bestiame con i cittadini che si riuniscono accompagnati dai loro piccoli e grandi animali per la santa benedizione.
Santuario di Nostra Signora Delle Grazie
e Santa Maria Goretti
Piazza San Rocco - Nettuno
La Statua Della Madonna Delle Grazie – Patrona Della Città
Santa Maria Goretti – Compatrona Della Città
San Rocco – Compatrono Della Città
La Processione Di Maggio
Eretto nel 1970 sopra le rovine di una chiesa dedicata a San Rocco, il Santuario vanta un’antica leggenda relativa ad una statua oggi custodita al suo interno. La statua lignea, raffigurante la Madonna delle Grazie con Bambino, sarebbe scampata miracolosamente ad una tempesta durante il trasporto dall’Inghilterra (dalla cittadina di Ipswich) a Napoli, approdando invece a Nettuno. Per ben due volte l’imbarcazione con a bordo la statua si arenò sulle coste nettunesi, un segno secondo molti della volontà mariana di restare nella cittadina del tridente. Da allora la Madonna delle Grazie è la protettrice della città tanto che si festeggia in suo onore ogni anno la prima settimana di maggio con un lungo corteo lungo le vie del centro. Ancora oggi la Madonna delle Grazie è soggetta ad un intenso culto da parte dei cittadini del luogo. Prima di essere portata in processione, la statua viene ripulita ed adornata di manti preziosi e sfarzosi gioielli; ad accompagnarla per le vie del centro fino alla chiesa di San Giovanni, un lungo corteo di confraternite religiose, autorità civili, militari e religiose, bimbi vestiti da angioletti colorati e paggetti, comunicanti e le 13 priore con l’antico abito nettunese.
La Chiesa venne presa in gestione dai Padri Passionisti nel 1888 che fecero restaurare ed ampliare l’edificio contornato da una grande piazza. Durante il secolo scorso furono effettuati ben tre restauri.
La basilica si sviluppa su due piani: nel pianterreno è presente la chiesa dedicata alla Madonna ed ai Santi Sebastiano e Rocco, mentre nella cripta sono custodite le spoglie di Santa Maria Goretti, qui traslate nel 1929.
Grande devozione è quindi riservata anche a Santa Maria Goretti della quale si conservano le reliquie all’interno della chiesa. Papa Pio XII la proclamò beata il 27 aprile 1947 e Santa il 24 giugno 1950 in Piazza San Pietro. La povera ragazza morì a soli 11 anni con quattordici coltellate dopo essersi sottratta alle insidie ed al tentativo di violenza sessuale dell’amico e vicino di casa Alessandro Serenelli. L’omicidio avvenne di fatto nella casa della giovane in località Ferriere ma la sua vita si spense all’ospedale di Nettuno, dove fu trasportata in condizioni già gravissime.
Dal mese di Luglio 1929, i suoi resti sono esposti alla venerazione dei fedeli nel Santuario di N.S. delle Grazie, custodito sempre dai Padri Passionisti. La comunità locale celebra S. Maria Goretti il 6 luglio con un lungo pellegrinaggio a piedi da Nettuno a Le Ferriere. Il primo settembre 1979 il Santuario e le spoglie della Santa Bambina furono visitate anche da Papa Giovanni Paolo II, devotissimo alla piccola santa.
Fontana del Dio Nettuno
Piazza Mazzini - Nettuno
La fontana raffigura Nettuno, il Dio del mare, in atto di sostenere con la mano la coda del pesce che gli si avvolge intorno alle gambe. Il Dio Nettuno, costruito con travertino nel 1882 da Ottavio De Angelis, è ritto su una conchiglia guidata da due cavalli che affondano nella vasca di perimetro mistilineo. La statua proviene da una fontana distrutta che si trovava nella vicina piazza del mercato ed è stata sistemata nella collocazione attuale intorno al 1950.
Risale a quella data la costruzione della conchiglia, dei cavalli e della vasca. La fontana è stata ristrutturata nel 1977.
- BOSCHI, PARCHI E AREE VERDI
Villa Borghese
Viale Mencacci - Nettuno
La Riserva Naturale Regionale (40 ettari) è totalmente di proprietà privata. La Villa fu fatta costruire nel 1674 dal cardinale Vincenzo Costaguti e divenne, poi, proprietà dei Borghese. Tradizionalmente è denominata “Bell’Aspetto” per la sua posizione panoramica ed il suo valore estetico e rappresenta una risorsa di primaria importanza, considerando la posizione dell’area.
Situata nel territorio del Comune di Nettuno a metà strada verso Anzio, immersa in un grande parco con alberi secolari, rappresenta l’unico punto verde del centro. Si trova nel mezzo della proprietà Borghese con giardino all’italiana, giardino degli aranci e bosco.
Interessanti le gallerie scavate sotto la villa ed utilizzate durante lo sbarco degli alleati nella la seconda guerra mondiale. Il parco presenta una rigogliosa macchia mediterranea ed inoltre esemplari di farnia, leccio, sughera e pino domestico.
Nel 1978 Steno Borghese cede gratuitamente al Comune di Nettuno quattro ettari nella zona a monte da destinare a verde pubblico, mentre il parco e la villa sono riconosciuti e vincolati come monumento nazionale.
Torre Astura
Si tratta di una delle rare zone di questa costa a 14 km dal centro di Nettuno che non abbia subito pesanti alterazioni, grazie all’area militare che la sottopone a vincolo di tutela. Il parco e la pineta sulla costa diventeranno presto riserva naturale e offriranno un raro esempio di vegetazione originale e spontanea di macchia mediterranea e pineta, associata ad antichi trapianti per la bonifica delle aree malariche.
Qui un complesso di rovine romane, chiamato “Villa di Cicerone”, mostra resti di una antica villa romana, dotata di un vivaio ittico in ottimo stato di conservazione e di porticciolo; una struttura lussuosa ma piuttosto comune.
lungo questa costa che era considerata la più prestigiosa località di villeggiatura in età romana. La Torre Astura è un singolare castelletto a pianta pentagonale edificato sugli scogli e collegato alla terraferma soltanto da un ponticello. Fu eretto forse dal Taccola alla foce del fiume Astura per il controllo del più importante corso d’acqua della zona e della via Severiana. La torre è attrezzata per l’attracco ed ha porticciolo interno fortificato.
Poligono Militare
Esteso su una vasta area del territorio nettunese, su un tratto lungo dieci chilometri e su una superficie di circa 1500 ettari, il Poligono Militare si trova di fatto nel cuore della città, estendendosi poi fino al fiume Astura e alla bellissima area di Torre Astura al confine con Latina. Al suo interno prestano servizio personale militare e civile, in particolare vengono praticate esercitazioni militari, prova ed uso delle armi.
La superficie è ricoperta da una fitta vegetazione e sono presenti decine di annidamenti di uccelli ed animali.
Nel periodo estivo l’area militare è aperta su permesso al pubblico nel fine settimana per permettere l’accesso al mare. Qui si trova una lunga superficie di spiagge incontaminate e mare azzurro.
Altre zone verdi
All’azzurro del suo mare, Nettuno oppone il verde dei suoi boschi, selve e parchi che ne migliorano il clima, ne abbelliscono il paesaggio e vi rendono gradevole la permanenza.
Una rigogliosa corona di fitte piante, alberi centenari e macchia mediterranea circonda il centro abitato ed il borgo medievale.L’area verde più estesa e più antica è il Bosco di Foglino o Selva di Nettuno, di circa 500 ettari, a due chilometri dal mare. Al suo interno si trovano invasi d’acqua: il Vallone cupo, stagno perenne, con lisca palustre, iris giallo, ranuncolo d’acqua e il Laghetto Granieri, oggi aperto al pubblico e circondato da una lunga passeggiata. Il bosco è ricco di antichi alberi di quercia.











